Dieta, esercizio fisico e sistema endocannabinoide

COSA CI DICE LA SCIENZA DELLA CANNABIS SULLE ABITUDINI DI VITA SANE

L’assunzione del CBD nelle nostre vite può essere d’aiuto per differenti problematiche e patologie. Il cannabidiolo aiuta a regolare il sistema endocannabinoide (ECS), che a sua volta regola e controlla il sistema nervoso e il sistema immunitario, così come l'appetito e l'umore, il sonno e la memoria. Ma il CBD non è in grado di "curare" le malattie. Ci sono altri importantissimi fattori che hanno un ruolo fondamentale e incidono sul nostro stato di salute come lo stile di vita, le abitudini alimentari e l’attività fisica.

Cattive abitudini e sindrome metabolica

Una serie di cattive abitudini di vita portano, a lungo andare, a disfunzione del sistema endocannabinoide con conseguenti sindrome metabolica, malattie cardiache e altre condizioni degenerative associate alla nostra dieta occidentale pesantemente elaborata e allo stile di vita sedentario.

Il sistema endocannabinoide

Quando funziona correttamente, il sistema endocannabinoide mantiene ben bilanciati il nostro appetito, il senso di sazietà e, di conseguenza, il peso. I recettori dei cannabinoidi CB1 nel nostro cervello segnalano che è ora di mangiare quando abbiamo bisogno di cibo, stimolando il nostro appetito e affinando il nostro senso dell'olfatto in modo che il cibo sia più gratificante. L'attivazione del recettore dei cannabinoidi CB2, d'altra parte, lavora per ridurre l'assunzione di cibo e prevenire l'accumulo di grasso corporeo.

Una sana alimentazione

Nei tempi antichi, quando erano disponibili solo carne fresca, frutta e verdura, era più facile mantenere naturalmente in equilibrio il nostro ECS. Ma oggigiorno la nostra dieta è spesso fuori controllo così che i nostri recettori CB1 sono bloccati in modalità overdrive, ovvero sono super stimolati da tutti i cibi zuccherati e ricchi di grassi che consumiamo. Uno studio sui topi ha rilevato che quando i roditori vengono nutriti con una dieta ricca di grassi e zuccheri per 60 giorni, i loro recettori CB1 diventano iperattivi, il che impedisce la secrezione di aminoacidi destinati a ridurre l'appetito così come quando il sistema funziona correttamente. D'altra parte, i recettori CB2 – che vengono attivati da alimenti a base vegetale come verdure a foglia e amari, olio d'oliva e varie spezie – sono essenzialmente deboli in una dieta in cui prevalgono carboidrati, alimenti trasformati e industriali.

Anche l’incorrere in mancanza di acidi grassi Omega-3 altera il funzionamento dei nostri recettori cannabinoidi. Questi acidi grassi salutari mantengono il nostro ECS senza intoppi. Ma quando sì è carenti di acidi grassi omega-3, la funzione ECS viene compromessa.

Sistema endocannabinoide e salute

L'ECS regola inoltre l'asse intestino-cervello, facilitando la comunicazione tra il microbiota intestinale e il cervello. La salute del microbiota intestinale – ovvero i trilioni di batteri benefici che vivono nel nostro intestino – è essenziale e non solo perché aiuta una digestione efficace ed efficiente. L’intestino ha un suo "cervello" che comunica con il cervello primario attraverso il sistema nervoso centrale. Gli scienziati e i medici riconoscono l'importanza dell'asse intestino-cervello, che regola gli stati infiammatori, la digestione e persino l'umore, le emozioni e il benessere generale. Se la dieta sta danneggiando il microbiota e causando disbiosi intestinale, sta anche distorcendo l’ECS e il modo in cui funziona il cervello.

Corretta attività fisica

Infine, non di meno importanza, per mantenere un buon sistema endocannabinoide e un buono stato di salute, c'è bisogno di una costante attività fisica. L'esercizio attiva il rilascio degli endocannabinoidi naturali, aiutando a mantenere livelli di stress più bassi e un peso corporeo equilibrato. Ma di questi tempi è fin troppo facile passare la maggior parte del tempo seduti, davanti a scrivanie, in macchina o sul divano o, al contrario, un eccesso di pratiche sportive.

Il CBD aiuta a migliorare la qualità della vita

Il CBD può è essere un nostro grande alleato e diventarci di supporto: può aiutare ad alleviare molte sintomatologie e ristabilire una migliore qualità della vita.

Tutto il resto dipende da noi!

 


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