Cos'è l'hash

L'hashish o semplicemente hash, si ottiene estraendo la resina dalle piante di cannabis e in seguito lavorata e pressata in forma solida. 

La resina viene ottenuta dalle infiorescenze dove sono presenti i tricomi, ovvero quelle sottili escrescenze luccicanti, che sono i veri e propri contenitori delle numerose sostanze chimiche presenti nella cannabis, quali cannabinoidi, terpeni e flavonoidi. I tricomi hanno un ruolo importante per la vita della pianta, in quanto svolgono sia un’azione protettiva contro gli agenti atmosferici che contro vari parassiti; sono inoltre determinanti per stabilire la qualità di una genetica. Da diverse tipologie di piante quindi si possono ottenere differenti tipo di hash, con sapori e aromi che li contraddistinguono.

Una volta estratta, esistono differenti metodi per raccogliere questa resina e farle diventare poi hashish, alcuni più moderni e tecnologici, altri conosciuti e utilizzati fin dall'antichità.

A seconda delle qualità, l’hash si può presentare in diverse forme: a mattoncini come quello prodotto in Nord Africa e in Oriente, o a forma sferica, come l'hash nepalese o il charas diffusi nel subcontinente indiano. 

L’hash è quindi esattamente un sottoprodotto della cannabis. Infatti, mentre il fiore della cannabis non subisce trattamenti, se non la potatura, l’essicazione e la concia, l’hashish risulta un prodotto trasformato e condensato: i valori dei cannabinoidi degli altri vari componenti – terpeni e profumi – risultano in maggiore concentrazione. Da qui cambiano anche i metodi e dosaggi di consumo.

 

Le differenti tipologie di hash 

Hash della vecchia scuola 

L'hashish è un fenomeno internazionale, da secoli rientra nelle tradizioni e religioni di alcune popolazioni: dalle pendici dell'Himalaya ai vicoli del Cairo e alle montagne del Rif del Marocco. 

Forse la forma più antica di hash è il Charas – molto simile alle Temple Balls nepalesi – che viene tradizionalmente prodotto con le cime di cannabis fresche appena raccolte: consiste nel passare ripetutamente le mani sulle cime, in modo che i palmi si riempiono di tutta la resina presente. A seguito dello sfregamento si compatta il prodotto, trasformandolo in una pasta morbida ed elastica.

In Nord Africa e in Oriente, le piante di cannabis vengono raccolte ed essiccate, dopodiché i fiori vengono lavorati a mano fino a quando i tricomi secchi – quello che viene spesso chiamato kief – non si separano. Il kief viene quindi raccolto e pressato in mattonicini di hashish. 

Hashish setacciato a secco 

L'hashish setacciato a secco è fondamentalmente il metodo utilizzato in Nord Africa e in Oriente, e prevede il prelievo di cime essiccate e la rimozione dei tricomi in modo che possano essere raccolti e lavorati. L'hashish setacciato a secco viene solitamente prodotto utilizzando uno schermo fine o micron e lavorando le gemme sulla superficie come un cercatore d'oro, anche se un po' più produttivo. 

Bubble hash 

Il nome "bubble hash" deriva dal metodo utilizzato per produrre questo tipo di hash, chiamato anche "water hash". Il processo prevede l'uso di ghiaccio, acqua e sacchetti filtranti per rimuovere i tricomi dai fiori e dalle rifiniture di cannabis, che possono quindi essere facilmente essiccati e pressati in hashish. 

Il Rosin

Il Rosin è un concentrato di cannabis che viene prodotto utilizzando il calore e la pressione per estrarre la resina dalla materia vegetale, sotto forma di linfa sciropposa. Questa forma di olio di hashish risulta molto concentrata con effetti importanti. 

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