FAQ

Che cos’è il CBD?

Molecola CBD

Il CBD – abbreviazione di cannabidiolo – è uno degli 60 cannabinoidi presenti nella pianta della Cannabis Sativa, insieme al Δ9-tetraidrocannabinolo (THC). Rappresenta il principale fitocannabinoide presente nell'intero complesso vegetale (centinaia di sostanze chimiche ed oltre 70 fitocannabinoidi, alcuni dei quali ancora poco esaminati). Gli ultimi anni hanno visto un crescente interesse per il CBD da parte della Comunità Scientifica e Medica; molti gli studi in corso. Tra questi il rapporto tra CBD e epilessia consultabile dal sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. È molto utile come: ansiolitico, analgesico, antidepressivo, muscolo rilassante, antinfiammatorio, antiemetico, anticonvulsivante, neuroprotettivo, antipsicotico.

 

Quali sono i suoi effetti?

Il CBD agisce soprattutto sui recettori dei cannabinoidi del Sistema EndocannabinoideCB1 e CB2, presenti in tutto il corpo, incorporati nelle membrane cellulari; si ritiene siano tra i più numerosi sistemi recettoriali.

I recettori CB1 sono presenti nel sistema nervoso centrale (cervello) e periferico (nervi) e in altri organi periferici, in densità inferiori in cuore, polmoni, testicoli, ovaio, midollo osseo, timo, utero e cellule immunitarie.

I recettori CB2 sono invece principalmente presenti sulle cellule del sistema immunitario; si trovano nel sistema nervoso centrale principalmente a livello del midollo spinale

Il CBD ha la capacità di inattivare tali recettori, limitando la risposta del sistema immunitario, in modo da ridurre le infiammazioni, rilassare la muscolatura, diminuire la pressione del sangue, dilatare le vie dei bronchi e normalizzare i nervi sovrastimolati.

Sistema endocannabinoide

 

In quali casi aiuta?

Secondo alcuni studi, il CBD può aiutare nella cura delle seguenti malattie:

• Stati di angoscia e stress postraumatico
Varie forme di ansia
• Disturbi del sonno
• Infiammazioni
Malattie della pelle
• Disagio e vomito
• Epatite
• Allergie e asma
• Schizofrenia
Epilessia
• Diabete
• Obesità
• Disturbi mestruali e sindrome premestruale

• Malattie neurologiche
• Distonia
• BSE
• Alzheimer
• Ischemia
• Danni celebrali e epatici
• Dipendenza

Il CBD può rilevarsi utile durante la chemioterapia, per alleviarne gli effetti collaterali. È stata inoltre dimostrata la capacità di fermare la crescita di ulcere tumorali, rigenerare contemporaneamente le cellule danneggiate e rimette in equilibrio il corpo e le sue funzioni.

 

Modalità di assunzione del CBD

Decotto

È possibile assumere il CBD come tisana, o meglio decotto, portando in infusione le inflorescenze. È un metodo, però, piuttosto blando, poiché arrivando la temperatura al massimo di 100°, non permette del tutto l’attivazione dei principi attivi.

Inalazione con consumo di infiorescenze

Il metodo più classico per consumare il CBD è quello di farsi la cosiddetta “canna” con le infiorescenze di cannabis light. Anche questo non è il metodo consigliato, perché in Italia è illegale la combustione di fiori di canapa, seppur legale; inoltre, in questo caso, la combustione supera i 500°, una temperatura troppo elevata che degrada velocemente fino al 40% della sostanza. Tra l’altro la combustione è cancerogena.

Vaporizzazione

Assumere il CBD tramite vaporizzatore è un metodo sano e funzionale; per avere una valida efficacia bisogna esser certi che l’olio in questione non venga alterato dalle alte temperature indotte dalla vaporizzazione, quindi è importante accertarsi che lo strumento utilizzato abbia una fascia di combustione attorno ai 200°C. L’assunzione per inalazione ha un effetto quasi immediato ed è molto facile da gestire poiché basta fermarsi quando si percepisce l’effetto rilassante e distensivo. Il picco benefico arriva circa 30 minuti dopo l’assunzione ma poi scema velocemente e non ha lunga durata nell’arco della giornata. Può essere un buon sistema per avere sollievo in momenti di ansia o anche per conciliare il sonno prima di coricarsi.

Olio concentrato in gocce

Questo è indubbiamente il metodo più efficace di assumere il CBD, la modalità suggerita per chi è affetto da patologie infiammatorie o dolori costanti. Non ha l’effetto immediato dell’inalazione, bensì inizia ad agire in modo riconoscibile solitamente dopo qualche giorno dalla prima assunzione perché funziona ad accumulo. Si consiglia infatti di assumerlo costantemente.
 

Differenze tra THC e CBD

THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo) sono entrambi tra i due principali e più conosciuti cannabinoidi presenti nella Cannabis Sativa L.. Il primo è una sostanza psicoattiva: è la principale ragione per cui la Cannabis viene classificata come stupefacente; è infatti la causa dell’effetto euforizzante e della sensazione high, quella di “sballo”. È il cannabinoide che interagisce maggiormente con il nostro cervello, da cui il risultato del consumo di THC può portare ad alterazione delle capacità cognitive, della percezione del piacere e della coordinazione. Al contrario il CBD mantiene gli effetti positivi dei cannabinoidi sul corpo, senza in alcun modo generare effetti psicotropi.

Perché erba light? È legale quindi?

L’erba definita ‘light’ è legale e conforme alla legge 242/2016 italiana639-2014 decreto europeo e 1307/2013 regolamento europeo. Tutte le infiorescenze CBD, i prodotti e derivati commercializzati da Lagraste sono certificati da analisi di laboratorio, in conformità alla legislazione europea sulla coltivazione della canapa.

Se dovessi essere sottoposto ad esami clinici?

I prodotti Lagraste non sono sostanze stupefacenti. I test e gli esami clinici a cui le persone sono sottoposte analizzano la presenza e l’assunzione di sostanze illegali, tra le quali non sono inclusi i nostri prodotti. In ogni caso la risposta fisiologica è soggettiva e Lagraste non si assume responsabilità per un uso del prodotto diverso da quello esplicitamente dichiarato su ogni confezione.

I minorenni possono acquistare?

Per vincolo legislativo si specifica che i prodotti non sono indicati per donne in gravidanza, minori di 18 anni, e soggetti anziani o con patologie.

Come conservare al meglio l’erba legale?

Secondo diversi studi, i cannabinoidi contenuti nei fiori di cannabis CBD possono rimanere stabili per due anni se le inflorescenze sono conservate correttamente. Quindi, per una conservazione ottimale a lungo termine è necessario creare l’ambiente perfetto.
Ciò che danneggia la cannabis rovinandone la conservazione sono esposizione alla luce, all’aria specialmente umida e a temperature elevate. Ideale è mantenerla nel contenitore originale o trasferirla in un barattolo di vetro, da conservare rigorosamente al buio.